Il balletto dello Chef

Alessandro e Francesco Mendini, 2007
Guest Village - SIA Guest, Fiera di Rimini, novembre 2007

Il grande spazio rettangolare che fa da fondale alla grande hall, viene da noi suddiviso in quattro fasce parallele, a tutta lunghezza.
La prima, con una cancellata in legno traforato che delimita e recinge tutto il progetto, si compone di una serie di salotti adatti alla conversazione e al relax, fruibili anche nelle ore in cui non è servito il pranzo. Sopra di essa, a quota alta, una decina di Ufo luminosi espande lo spazio verso la volta di legno.
La seconda fascia è costituita da un porticato, simmetricamente interrotto al centro da uno scenografico paravento reception in mattoni di vetro colorati, e contiene sotto il pergolato il vero e proprio ristorante. Il paravento ha le superfici formate dai nuovi Seves Glassblock, in tre varianti di colore inedite (esse fanno parte del nuovo sistema di colori della Seves da noi progettato). Pilastri e travi di impostazione classica formano una serie di spazi a base quadrata, dove quattro tavoli ciascuno danno luogo ai micro-spazi da pranzo, con sedie e luci avvenieristiche e suggestive. In totale circa 100 persone. Il terzo lungo spazio fa da cerniera fra il ristorante e la cucina, ed è arredato con mobili e grandi oggetti che lo assimilano ad una esposizione d'arte, o ad una hall di teatro. In esso ci sono infatti grandi vasi e oggetti simili a sculture, e delle curiose sedute “a coppia” dall'aspetto fantascientifico dette “love sit”, per la degustazione dello champagne.
Il quarto lungo spazio concentra la sua attenzione nella cucina, che assieme al porticato dei tavoli da pranzo è il focus su cui si basa questo progetto. Sopraelevata di un gradino rispetto al resto del pavimento, la cucina si presenta come un vero e proprio palcoscenico, dove il banco di cottura di acciaio è lo strumento centrale per le perfomances culinarie compiute dallo chef e dai suoi assistenti. Al centro di fronte, una serie di sedute permette di assistere allo spettacolo della preparazione dei cibi, al balletto dello Chef e del suo corpo di ballo.
Le pareti ai lati destro e sinistro del palcoscenico mostrano il bar e l'esposizione di Pantha, sponsor dell'allestimento, e nascondono invece le zone di servizio.
Particolare attenzione è data ai colori, dove ogni arredo e struttura poggia su una moquette gialla con decorazione a segni neri. L'intenzione è quella di originare degli spazi policromi, intensi e gioiosi, giusta premessa alla degustazione di un raffinato lunch, ed alla visione del balletto dello chef e del suo coro. E' per questa similitudine alla coreografia e ai metodi di uno spettacolo musicale, che nel punto della reception, altro focus del progetto, è presente un leggio da orchestra. Ogni giornata è scandita da un programma di pranzi, di visite, di momenti bar, di suoni, luci e immagini con coordinamento di un regista.