Caro Sinya

Alessandro Mendini, 1986
Collezione "Sei Mobiletti" di Alessandro Mendini e Sinya Okayama

Caro Sinya,
il nostro lavoro di designers europei e orientali che disegnano mobili ne-moderni, credo sia molto difficile. Lo credo davvero impegnativo, delicato, pieno di responsabilità verso il pubblico, verso gli architetti e verso noi stessi. Ma vogliamo fare una prova? Vogliamo, una volta tanto, prendere il nostro progetto come un gioco? Facciamo così: proviamo a disegnare assieme “Sei mobiletti”. Io disegno a Milano la metà di ciascuno di essi, e tramite un alinea tratteggiata, lascio indeterminata l’altra metà. Poi ti mando questi schizzi, e tu disegni l’altra metà di ciascuno di essi… Sei d’accordo, allora, se ti mando gli schizzi di mezzo sgabello, di mezzo vaso, di un mezzo tavolino, di un mezzo appendiabiti e di un mezzo contenitore? Sta a te renderli “interi”. Ricordi che anche i pittori surrealisti europei fecero giochi di questo tipo? Che si tratti allora di giochi “seri”? un’altra cosa: proviamo a realizzare i sei mobiletti tutti, solo e completamente in acciaio inossidabile lucido, come se fossero virtuali, come se la loro esistenza fosse il frutto di ciò che si trovano attorno, il semplice riflesso di altre cose, mobili, persone…
ci stai? Ciao, Alessandro