Dive Luminose. Caprotti, Monza

Alessandro Mendini e Francesco Mendini, 1987

La invenzione del nuovo Show-room Caprotti per l’illuminazione, si basa sull’integrazione di alcuni elementi ben distinti nel loro linguaggio, e vuole porsi come “piccolo monumento” uniformato nella storica strada di Monza. Il Portico d’angolo è l’elemento che dà struttura a tutto l’intervento. Esso tiene conto sia del contesto storico dove è inserito, sia delle più recenti esperienze internazionali nel settore del progetto di “vetrine”. Il materiale scelto - pietre bianche e verdi delicatamente diverse - è quello stesso presente nella facciata del duomo di Monza, così come il motivo ornamentale a strisce orizzontali e la scanditura delle aperture si ispira allo stesso considerato come il referente principale di tutto il progetto.
Il pavimento a Palladiana intende coinvolgere l’interno del negozio con la strada antistante, valendosi mimetizzare ed essendo di colore simile alle pietre usate per il selciato esterno.
La Fontana e la parete in Mosaico, elementi policromi e polimaterici, collocati, in punti scenograficamente strategici dello show-room, costituiscono i due punti di maggiore attrazione decorativa, ed anche essi si pongono (sebbene dall’interno del locale) come partecipi all’arredo urbano della strada. Come risulta dalle brevi note, qui esposte, di genere compositivo, il concetto portante di questo progetto è assieme dettato da un lato al rispetto e alla memoria delle principali caratteristiche semantiche del Centro Storico (con l’idea anche di riqualificare, tramite il “Portico”, la scarsa qualità dell’edificio su cui viene operato l’intervento); dall’altro lato all’interpretazione aggiornata della tipologia del “negozio con vetrina su strada”, ponendo un problema e una questione generale valida per tutta la strada.