Trends hotel – Hannover

Alessandro e Francesco Mendini, 1999

Questa camera d’albergo, più che sperimentale, è di genere utopico.
Ipotizza un visitatore del lontano futuro, in una situazione di vita molto concettuale, dove l’environment unisce uno spazio molto astratto, a una natura rarefatta. Pareti di vetro opalino nero specchiante, tende che si muovono al ritmo di musica, il letto, la vasca da bagno, lavabo e w.c. isolati in volumi propri e primari, in una specie di micro-urbanistica da camera. Il viaggiatore perciò entra in contatto con un ambiente insolito, un po’ fantascientifico, svolge per una notte un’esperienza magica e imprevista.
Tutti i materiali, i colori, le textures, il lucido, l’opaco e la stessa televisione su pellicola trasparente, sono studiati per ottimizzare il sistema sensoriale ed emotivo. 

Alessandro Mendini
1999

Questa camera d’albergo, più che sperimentale, è di genere utopico.
Ipotizza un visitatore del lontano futuro, in una situazione di vita molto concettuale, dove l’environment unisce uno spazio molto astratto, a una natura rarefatta. Pareti di vetro opalino nero specchiante, tende che si muovono al ritmo di musica, il letto, la vasca da bagno, lavabo e w.c. isolati in volumi propri e primari, in una specie di micro-urbanistica da camera. Il viaggiatore perciò entra in contatto con un ambiente insolito, un po’ fantascientifico, svolge per una notte un’esperienza magica e imprevista.
Tutti i materiali, i colori, le textures, il lucido, l’opaco e la stessa televisione su pellicola trasparente, sono studiati per ottimizzare il sistema sensoriale ed emotivo.