Achille Castiglioni

Alessandro Mendini, 2002

Achille Castiglioni ha avuto una magica vocazione mimica. I suoi stessi oggetti sono come dei mimi, così come la sua persona è stata una macchina scenica.
I suoi oggetti sono offerti alle persone per una giocosa mimica dell’uso.
Minimalista un poco dadaista, il grande Castiglioni ha tenuto il suo pensiero molto lontano dalla retorica. In lui non ha agito il concetto intellettuale ma l'intuizione fattuale e il virtuosismo inventivo. Ha disegnato solo l'indispensabile, avendo come suo primo onesto interlocutore l’oggetto stesso. Una geniale mente che lavorava per sintesi, per competenza ed esperienza, la vera star, il vero atleta circense del design italiano.
La qualità progettuale e umana di questo nostro maestro non va cercata nei corridoi dell'Accademia, ma apprezzata entrando nel circo equestre dei suoi oggetti. Un lungo catalogo di immagini  fondamentali che porta il nome di "ironia".